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A Guangzhou è stata la giornata di Blueprint

11 Dic 2016
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A Guangzhou in Cina presentato il Blueprint.

Su iniziativa della Console Generale d’Italia Laura Egoli, il progetto Blueprint è stato presentato dal Sindaco Marco Doria e dal Presidente di Spim, Stefano Franciolini, presso la QWOS, la più importante società di consulenza specializzata nei rapporti imprenditoriali e commerciali con l’Italia.

Introdotto dalla Console Egoli, il Sindaco ha presentato Genova come una delle maggiori città italiane e primo porto del Paese. “Sotto il profilo economico – ha detto il Sindaco – dobbiamo considerare Genova come la porta del nord ovest di Italia: la zona economicamente più robusta del Paese, con Milano e Torino facilmente raggiungibili da Genova in meno di due ore. Genova ha una grande storia, che le ha consegnato uno straordinario patrimonio artistico e culturale. Tale patrimonio la rende molto attrattiva per i flussi turistici internazionali”.

Stefano Franciolini, entrando più nel merito di Blueprint, ha ricordato che l’appuntamento di Guangzhou costituisce l’ultima tappa del roadshow di presentazione che ha toccato Ekaterinburg, Astana, Mosca, Guangzhou.
Perché Blueprint? I quartieri fieristici non sono più in mezzo alle città perché si riempiono e si svuotano a seconda delle manifestazioni, creando disagio da una parte e degrado dall’altra. “Per Genova – ha detto Franciolini – si tratta della nuova fase di rilancio del water front, dopo Porto Antico”. Poi, rivolgendosi ai possibili investitori (ne erano presenti circa venti) ha spiegato perché è conveniente investire a Genova, in un momento di timida ripresa del mercato immobiliare. “I motivi sono tre – ha detto Franciolini – Innanzitutto la centralità della posizione rispetto al movimento di merci e persone lungo i principali corridoi della logistica; poi la crescente attrattività turistica e culturale della città; infine la vicinanza con i centri industriali e produttivi del nord Italia, sempre maggiore grazie al miglioramento dei collegamenti ferroviari e stradali. Poi tre motivi finanziari ed economici: il valore iniziale dell’investimento abbastanza basso; la proprietà pubblica destinata ad essere valorizzata e quindi con facilitazioni burocratiche e amministrative e – infine – l’intervento del Governo, con uno stanziamento di 28 milioni di euro per la preparazione dell’area destinata al progetto”.
Franciolini ha poi segnalato che, con Blue Print, Genova potrebbe partecipare nel 2018 ai prossimi Urban Innovation Awards di Guangzhou.

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